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L’ordine dei lepidotteri è uno dei più vasti nell’ambito degli insetti, in quanto la quantità delle specie descritte è di circa 200.000 (oltre 4.500 sono presenti in Italia).
Da adulti si presentano come farfalle, sia con abitudini notturne (Nottue o Lepidotteri notturni) che diurne, nella maggior parte dei casi di aspetto variopinto ed evanescente, con molteplici specie di rara bellezza. Certo osservarle allo stato adulto di farfalle non verrebbe mai da pensare, se non si è della materia, che appartengono all’ordine di insetti fitofagi più dannosi per le coltivazioni agricole sia orticole che arboree. Non vi è coltivazione che non abbia le sue specie di lepidotteri da cui essere attaccata.
Ma lo stato dannoso dei lepidotteri non è quello di farfalla, bensì quello di larva di lepidottero (comunemente chiamata bruco o verme). Nello stato di larva, i lepidotteri sono dotati di apparato boccale masticatore che gli permette di arrecare non pochi danni alle colture.
In base alla diversa specie di appartenenza, i danni li arrecano mangiando foglie, scavando gallerie nelle foglie e nei fusti (anche legnosi come nel caso del Rodilegno – zeuzera pirinya), bucando e scavando gallerie nei frutti portandoli così alla marcescenza (Cydia pomonella - verme delle mele e delle pere), tagliando le piantine a raso terra (nottue terricole). Anche i boschi sono soggetti agli attacchi di lepidotteri dannosi, come nel caso delle pinete che vengono attaccate dalla Processionaria del Pino e che in taluni casi subiscono enormi danni alla vegetazione.
Sono rare le coltivazioni che non vengono attaccate da lepidotteri, sia tra quelle erbacee che arboree. Naturalmente l’entità dei danni che le coltivazioni possono subire, in seguito ad attacchi di lepidotteri, varia da coltura a coltura. I danni subiti, a seguito di attacchi di lepidotteri, possono ridurre il raccolto finale in una scala che va da una piccola percentuale (ortaggi autunno-vernini ) e fino alla perdita totale del raccolto (come nel caso di fruttiferi pomacee tipo melo e pero).
Purtroppo anche un piccolo segno di attacco di lepidotteri su qualsiasi ortaggio o frutta, lo rende incommerciabile e non gradito, soprattutto se tale prodotto è destinato alla G.D.O. o ai mercati all’ingrosso. Ancora peggio se, addirittura, vi è presenza di larve di lepidotteri (vermi-bruchi) nella frutta o negli ortaggi da destinare alla commercializzazione.
Tale aspetto cambia totalmente se si tratta di coltivazione fatta a livello amatoriale/hobbistico per consumo familiare. Sicuramente si possono tollerare, anche perché non vi è alcun rischio per la salute, piccole imperfezioni, dovute a danni da lepidotteri, su ortaggi o frutta prodotta nel nostro orto, o addirittura in vaso, per consumo familiare.
...in Agricoltura Professionale
Lo sviluppo di gran parte degli insetti è strettamente legato alle temperature. Stessa cosa vale per i lepidotteri; le condizioni di temperatura ottimali, per lo sviluppo e riproduzione dei Lepidotteri, va dai 20 ai 33°C. Le nottue terricole e altri lepidotteri che attaccano ortaggi autunno-vernini (cavolaia, mamestra, ecc.) riescono a fare danni anche a temperature inferiori, mentre con temperature medie al di sotto di 10-12°C la loro nocività quasi si azzera.
Oggi la tecnica mette a disposizione diversi mezzi per prevenire e combattere gli attacchi di Lepidotteri e offre la possibilità di farlo anche e soprattutto in coltivazione biologica, con ottimi risultati.
Per combattere i Lepidotteri, intervenendo quando si supera la soglia di presenza di uova o larve, abbiamo una buona gamma di prodotti, consentiti in agricoltura biologica, a disposizione da scegliere in base alla coltura ed al Lepidottero da combattere.
Il principale principio attivo che si può usare a tale scopo è il Bacillus Turigiensis (var. Kurstaki o Arzawai). Tale p.a. ci offre la possibilità di combattere i Lepidotteri, in modo biologico ed efficiente, su una vasta gamma di colture:
Il team di FarmAgricola composto da agronomi specializzati, vi consiglia l'utilizzo dei seguenti prodotti a base di Principio Attivo Bacillus Turigiensis:
Altro principio attivo, consentito in agricoltura biologica e molto attivo nella lotta contro i Lepidotteri è il Laser a base di Spinosad; anche lo Spinosad è utilizzabile su una vasta gamma di colture sia fruttifere (compresa la vite) che orticole.
A questi si può aggiungere il Piretro che ha, comunque, un’azione più moderata.
Un’altra tecnica biologica per prevenire attacchi di lepidotteri è quella della confusione sessuale. Tale tecnica consiste nel diffondere, tramite opportuni prodotti, negli appezzamenti delle colture da difendere, dei particolari ferormoni, specifici in base al lepidottero da combattere, che impediscono ai maschi di fecondare le femmine e di conseguenza la riproduzione e diffusione.
La tecnica offre la possibilità di adottare la confusione sessuale su diverse coltivazioni, tra cui:
Per le coltivazioni che seguono il metodo di lotta integrata, naturalmente, la tecnica offre anche una buona gamma di principi attivi di sintesi idonei alla lotta contro i Lepidotteri. Qui di seguito ne menzioniamo alcuni:
Naturalmente tutti i prodotti sopra menzionati vanno usati nell’assoluto rispetto dei disciplinari di produzione, dei tempi di carenza e delle norme di sicurezza.
Anche per chi ama farsi in proprio un orto e/o giardino, la tecnica offre una vasta gamma di prodotti non professionali, acquistabili senza il possesso del patentino, per difendersi dai Lepidotteri, molto piccoli e dannosi per le nostre piante.
FarmAgricola è a disposizione per tutti i giardinieri e coltivatori Hobbisti, offrendo prodotti ottimi per la lotta agli attacchi delle varie specie e varie fasi di crescita di questo parassita, su piante coltivate in orto e giardino.
Insetticidi biologici contro i Lepidotteri per orto e giardino:
Insetticidi convenzionali contro i Lepidotteri per orto e giardino:
Per la Processionaria del pino si può usare Naturen Trappola Per Processionaria, una trappola utile a catturare le larve che, camminando in fila indiana sui tronchi del pino, formano dei veri e propri nidi che compromettono la salute della vegetazione circostante.
Come sempre, lo staff tecnico agronomico di FarmAgricola è a vostra disposizione per eventuali richieste di consigli.
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