Agricoltura biologica: tecniche, vantaggi e prodotti da usare

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Scopri come fare agricoltura biologica: tecniche, vantaggi e strumenti per hobbisti e aziende.

L’agricoltura biologica rappresenta una delle tendenze più interessanti dell’epoca attuale e si inserisce, intersecandosi, con altri fenomeni quali la sostenibilità e l’economia circolare.

Ma cos’è esattamente? Quali sono, le tecniche, i vantaggi e i prodotti da utilizzare per rispettarne gli standard e offrire prodotti che possano dirsi di qualità, per gli hobbisti come per le aziende? Per scoprirlo, non vi resta che proseguire nella lettura.

Cos’è l’agricoltura biologica

Per cercare di capire meglio cosa si intende per agricoltura biologica riportiamo la definizione dell’Enciclopedia Treccani, che la intende nell’accezione seguente: “quella di designare e distinguere un metodo di agricoltura, antitetico all'agricoltura convenzionale attualmente in essere nei paesi sviluppati e basata sull'impiego di mezzi tecnici di produzione industriale, capace di soddisfare le esigenze di consumatori sensibilizzati ai problemi dell'ambiente e della salute e quindi molto recettivi ai messaggi portatori di idee di genuinità, naturalità e salubrità.”

A conferma di questa vision si può consultare cosa dice l’UE sull’agricoltura biologica, secondo la quale tra gli obiettivi di questo metodo agricolo troviamo: 

l’uso di tecniche e risorse in maniera responsabile; 

la conservazione della biodiversità; 

il miglioramento della qualità di suolo, acque ed equilibri ecologici, inclusi quelli legati alla salute degli animali.

Pertanto, l’introduzione dell’agricoltura biologica risale agli inizi del Novecento ed è stata attribuita a due agronomi: il tedesco Pfeiffer - uno dei primi a parlare di biodinamica, ispirandosi al pensiero di Rudolf Steiner - e l’inglese Howard, ideatore del sistema Howard-Balfour.

L’agricoltura biologica, come si può vedere da questo breve excursus, non ha pratiche, standard e procedure identiche in tutto il mondo. Nel panorama europeo fungono da riferimento i regolamenti varati dall’UE e dal legislatore nazionale.

Tecniche di coltivazione biologica

Le tecniche che stanno alla base dell’agricoltura biologica si fondano su due principi cardine: il mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema ambiente e della fertilità del suolo. Fatta questa premessa, non ci resta che entrare più nel dettaglio, analizzando tre aspetti cardine.

La rotazione delle colture

Le tecniche di agricoltura industriale tendono ad avvalersi di un sistema di monocoltura, adibendo un terreno esclusivamente alla piantumazione di una tipologia/varietà vegetale. 

Ciò ha come conseguenze principali l’impoverimento del suolo, la necessità di utilizzare trattamenti sempre più aggressivi (e nocivi per l’ambiente nonché per le persone), fino al fatto di dover “abbandonare” una determinata porzione di terra, perché non più produttiva.

La rotazione delle colture impedisce e previene tutto questo e comporta che si alternino minimo due cicli differenti, di cui minimo uno deve essere lavorato con il sovescio e uno con le leguminose.

Specifichiamo che queste indicazioni sono da considerarsi di ordine generale, poiché ogni zona è diversa e richiede una conoscenza che porta all’adozione di rotazioni e prodotti biologici specifici.

Come usare i concimi organici

È previsto l’uso di concimi biologici nell’ottica di implementare la fertilità del suolo e tutelare le piante dall’azione dei parassiti: due aspetti da portare avanti di pari passo. 

L’uso di prodotti per l’agricoltura biologica deve comunque alternarsi a tecniche di stampo manuale/meccanico, come il sovescio e la creazione di siepi e alberature; è strettamente soggetto a regolamentazione e controllo.

Controllo biologico dei parassiti

Il controllo biologico dei parassiti è uno degli aspetti più importanti, in agricoltura biologica, in quanto influisce sul benessere delle piante e sulla qualità delle colture, oltre che sulla loro produttività.

Tra i prodotti d’uso comune segnaliamo l’olio di neem per l’agricoltura biologica: un insetticida naturale al 100%, rinomato per la sua versatilità ed efficacia, aspetti per cui viene equiparato ai trattamenti chimici, a fronte di standard superiori per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente e delle persone.

Rappresenta perciò uno dei trattamenti più efficaci per il controllo dei parassiti.

Prodotti consentiti in agricoltura biologica

Come anticipato poc’anzi, è ammesso soltanto l’uso di prodotti certificati per l’agricoltura biologica: un aspetto di cui, qualsiasi operatore o persona operi nel settore, deve necessariamente accertarsi.

Pertanto, il regolamento di riferimento per quanto riguarda i concimi biologici ammessi è quello UE/2019/848, il quale ha sostituito il precedente Reg CE 834/2007; è in vigore dal 1° gennaio 2022. 

La certificazione biologica viene fornita da un organismo che farà delle visite ispettive, valutando la conformità della documentazione fornita dall’azienda. I tempi per un eventuale conferimento dell’idoneità variano a livello locale.

Detto ciò, l’UE ha adottato disposizioni specifiche per quanto concerne le seguenti categorie: 

prodotti non trasformati/vivi;

prodotti trasformati e destinati alla consumazione sotto forma di alimenti;

mangimi;

sementi e materiali utili alla moltiplicazione di rizomi, talee e simili;

il nuovo regolamento legifera anche sull’uso di sali, tappi di sughero, oli essenziali, cotone greggio, lana greggia e cera d’api, nonché sulle piante selvatiche.

Possiamo distinguere 3 categorie principali di prodotti per l’agricoltura biologica: insetticidi, erbicidi e fungicidi. L’UE vieta:

l’uso di OGM;

l’uso di fertilizzanti con base artificiale;

l’uso di radiazioni ionizzanti;

l’uso di ormoni;

l’uso di azotati minerali;

limita l’impiego di antibiotici, il cui utilizzo è concesso soltanto per preservare la salute degli animali.

Queste disposizioni vanno in una direzione ben precisa: consentire l’applicazione pratica dei principi dell’agricoltura biologica, non limitandosi alla teoria. Sono da considerarsi un faro sia per le aziende sia per quanti desiderino cimentarsi nell’agricoltura biologica a livello amatoriale.

Perché scegliere il biologico

Scegliere il biologico significa, sia come aziende che come consumatori, andare in una direzione ben precisa: assumersi una responsabilità nei confronti del rispetto dell’ambiente, evitando che sussista un danno sociale ed etico, limitando lo sfruttamento di animali e lavoratori.

L’agricoltura biologica promuove infatti la salvaguardia dell’ambiente a 360°, a fronte di una riscoperta di tecniche e saperi elaborati dall’uomo fin dagli albori della sua storia. 

Prodotti e soluzioni sicuri, predisposti tenendo conto dell’alternanza delle stagioni e della biodiversità naturale che contraddistingue l’ambiente.

Il risultato è un minor inquinamento e impatto sul pianeta, con una tutela che interessa il suolo, le specie vegetali, le risorse idriche - una questione di cui si potrebbe parlare a lungo - e persino gli stessi consumatori.

Quest’ultimi, infatti, avranno modo di contare su prodotti affidabili per la propria salute, nutrienti e genuini, con meno residui di fertilizzanti, senza antibiotici, OGM e ormoni.

L’agricoltura biologica è per questo un fenomeno destinato a non passare di moda, a non essere passeggero: va inteso come una scelta, imprenditoriale e di vita.

 
Pubblicato in: Notizie

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