Disinfestazione in agricoltura: metodi efficaci e sicuri

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Scopri come disinfestare campi e orti in modo efficace e rispettoso dell’ambiente.

La tutela fitosanitaria delle colture è un aspetto critico nella gestione dell’agricoltura moderna. Con l’aumento delle pressioni ambientali, delle infestazioni da parte di organismi dannosi e della necessità di produrre in modo sostenibile, la disinfestazione in agricoltura si pone quale pratica indispensabile per assicurare l’efficienza produttiva, la salubrità degli alimenti e la conservazione dell’equilibrio dell’agroecosistema. Vediamo insieme quali sono i metodi efficaci e sicuri che si possono applicare in agricoltura.

Quando serve la disinfestazione in agricoltura

La presenza di fitoparassiti e agenti patogeni nei contesti agricoli non è un’eccezione, bensì una costante fisiologica che accompagna la crescita delle colture. Quando le popolazioni di questi organismi superano la soglia di danno economico, la loro incidenza può compromettere gravemente la qualità e la quantità del raccolto. Un esempio su tutti è la mosca dell'olivo, in grado di compromettere un’intera coltura e dei suoi prodotti. 

La disinfestazione in agricoltura diventa dunque necessaria in presenza di infestazioni massive da insetti, nematodi, funghi fitopatogeni, batteri o infestanti, che possono ridurre la fotosintesi, ostacolare l’assorbimento radicale, contaminare i frutti e provocare la trasmissione di malattie virali o batteriche. Oltre al danno diretto, tali problematiche comportano un aumento delle perdite post-raccolta e una minore competitività sui mercati.

Oltremodo nel caso di disinfestazione del terreno agricolo, monitorare i parametri del suolo è una pratica da svolgere. Un’elevata carica patogena nei primi strati può impedire la germinazione o lo sviluppo radicale, influenzando negativamente il ciclo colturale. Le tecniche disinfestanti, in tal senso, si pongono quali interventi preventivi e curativi, da pianificare con attenzione in base al tipo di coltura, alla fase fenologica e alla specifica problematica rilevata.

mosca dell'olivo

Tecniche di disinfestazione naturale

Negli ultimi decenni si è assistito a una marcata evoluzione delle pratiche agricole verso approcci più ecocompatibili. In quest’ottica, i metodi naturali per disinfestare vengono considerati un pilastro della difesa fitosanitaria sostenibile.

Lotta biologica

La lotta biologica si basa sull’impiego di organismi viventi (predatori, parassitoidi, antagonisti microbici) atti ad agire come dei fattori di controllo naturale nei confronti dei parassiti. Le coccinelle, per fare un esempio, sono efficaci contro gli afidi, mentre i nematodi entomopatogeni vengono utilizzati per combattere larve di coleotteri o lepidotteri presenti nel suolo. 

L’impiego di funghi entomopatogeni (Beauveria bassiana o Metarhizium anisopliae) offre una soluzione ecologica e mirata che si adatta perfettamente ai cicli biologici degli insetti target.

Gestione integrata dei parassiti (IPM)

Il sistema di gestione integrata dei parassiti (Integrated Pest Management) è un approccio olistico che combina le pratiche preventive, un monitoraggio continuo, dei metodi biologici e fisici e, solo in ultima istanza, interventi chimici mirati. 

L’IPM si fonda su principi ecologici e agronomici, finalizzati a mantenere le popolazioni di parassiti sotto la soglia economica, evitando in tal modo degli squilibri ecologici e l’insorgenza di resistenze. Un approccio studiato per ridurre l’uso di prodotti disinfestanti agricoli di sintesi, minimizzando al contempo l’impatto sulla fauna utile e sull’ambiente.

Solarizzazione del terreno

La solarizzazione è una tecnica efficace per la disinfestazione del suolo, che sfrutta l’innalzamento termico indotto dalla radiazione solare per inattivare microrganismi patogeni e semi di infestanti. Viene eseguita coprendo il terreno umido con dei teli plastici trasparenti in polietilene o etilene-vinil-acetato durante i mesi estivi. Il calore accumulato nei primi 30 cm di suolo può raggiungere temperature superiori ai 50°C, letali per la maggior parte dei parassiti del terreno.

Una pratica impiegata per la disinfestazione dell’orto, sia per le colture estive che per la preparazione dei letti di semina in serra. L’efficacia della solarizzazione può essere potenziata dall’uso combinato di tunnel protettivi, che ne amplificano l’effetto serra.

insetticida per piante

Prodotti professionali per disinfestare

Quando le tecniche naturali non risultano sufficienti, in contesti di agricoltura intensiva o in caso di infestazioni gravi, si rende necessario l’impiego di prodotti disinfestanti agricoli selezionati, scelti in base alla specifica fitopatia da trattare e nel rispetto delle normative vigenti.

Tra le tecniche, spicca la disinfestazione chimica che si avvale di pesticidi (insetticidi, fungicidi, erbicidi, nematocidi) ad ampio o specifico spettro d’azione. La loro efficacia immediata li rende strumenti in caso di infestazioni estese, seppur il loro impiego deve essere rigorosamente controllato. Un uso eccessivo o scorretto può favorire lo sviluppo di ceppi resistenti, alterare l’equilibrio biologico dell’agroecosistema e causare fenomeni di fitotossicità o contaminazione ambientale.

Per questo motivo, i principi attivi impiegati devono essere selettivi, biodegradabili e autorizzati dal Ministero dell’Agricoltura. Le normative invitano a seguire le dosi indicate in etichetta, le modalità di applicazione e i tempi di carenza. 

Oltre ai trattamenti chimici, l’offerta professionale comprende numerosi prodotti a base biologica, tra cui i feromoni per la confusione sessuale, i batteri entomopatogeni, i virus specifici o bioformulati a base di oli essenziali. Tali strumenti, integrati nel contesto dell’IPM, permettono di gestire efficacemente i parassiti riducendo il rischio di residui fitosanitari. I tempi di azione possono essere più lunghi rispetto ai prodotti chimici, con il vantaggio di un impatto ambientale significativamente ridotto.

La disinfestazione dell’orto, per esempio, potrebbe beneficiare oltremodo dell’impiego di reti antiafidi o pacciamature in teli riflettenti, che disturbano la localizzazione della pianta da parte degli insetti.

Disinfestazione in orto e in campo aperto

Le esigenze di protezione fitosanitaria variano sensibilmente in base al tipo di superficie coltivata. L’orto domestico richiede una serie di interventi localizzati, facilmente gestibili con pratiche meccaniche, estratti vegetali o agenti biologici. Si consiglia, di conseguenza, un controllo manuale e il monitoraggio visivo per intervenire in caso di necessità.

Per quanto riguarda il campo aperto, la scala dell’intervento cambia radicalmente. È suggerito adottare delle strategie sistemiche, che comprendano la rotazione colturale, l’impiego di varietà resistenti, l’analisi preventiva del suolo e il monitoraggio con trappole. Gli interventi di disinfestazione dovrebbero essere pianificati in base al ciclo biologico del parassita, all’epoca di semina e alle condizioni meteorologiche.

Consigli di sicurezza

Qualunque sia il metodo adottato, la disinfestazione in agricoltura deve sempre essere eseguita professionalmente secondo criteri di sicurezza tecnica e ambientale.

Una diagnosi corretta è suggerita con l’ausilio di consulenti agronomi o laboratori fitopatologici. Dei trattamenti eseguiti in assenza di una precisa identificazione dell’agente patogeno possono risultare inefficaci e dannosi.

L’uso di prodotti disinfestanti agricoli richiede il rispetto delle norme sulla sicurezza dell’operatore: 

dispositivi di protezione individuale (guanti, maschere, tute);

corretto stoccaggio dei prodotti;

rispetto delle dosi e delle tempistiche d’intervento. 

È buona prassi compilare i registri di trattamento aggiornati, utili per la tracciabilità e la gestione documentale in ambito HACCP o biologico, rispettando le norme ambientali.

 
Pubblicato in: Concimazione

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